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DIAGNOSI ENERGETICHE

Ancora oggi si tende a confondere, spesso identificando l'una all'altra, la diagnosi energetica con la certificazione energetica.

Entrambe le attività hanno come obbiettivo il calcolo del fabbisogno energetico della propria casa o azienda. Quello che varia e proprio la tipologia di fabbisogno calcolato.

La certificazione energetica calcola il fabbisogno del sistema edificio-impianti, secondo delle procedure di calcolo, condizioni dell'ambiente esterno e di utilizzo dell'edificio normate e quindi standardizzate. Tale fabbisogno così calcolato non rappresenta dunque il consumo reale del sistema ma consente comunque di ottenere un valore rappresentativo che permette il confronto delle qualità energetiche di tutti gli edifici che si trovano nelle stesse condizioni dell'edificio in esame.

La diagnosi energetica valuta il fabbisogno dell'edificio in condizioni di utilizzo reale. Prende quindi in considerazione numerosi fattori che affinano maggiormente lo studio conferendo ad esso una specificità assoluta caratterizzata dai reali profili di utilizzo dell'immobile oggetto di studio.

Proviamo ora ad immaginare due appartamenti di 70 metri quadri ciascuno collocati allo stesso piano dello stesso stabile. Il primo appartamento immaginiamolo abitato da una coppia di pensionati che patiscono un po' le stagioni fredde e che per questo vivono intensamente la propria casa. Il secondo appartamento è invece vissuto solo da un giovane lavoratore che vive l'alloggio solo poche ore al giorno. Pensiamo adesso al funzionamento dell'impianto termico: in sede di certificazione si ipotizza funzionante 24 ore al giorno e per tutti i giorni previsti dalla normativa tecnica. Il fabbisogno di acqua calda sanitaria poi, viene contabilizzato in funzione della superficie dell'immobile e non sul numero di persone che lo abitano. Sarebbe sufficiente fermarsi solo a queste due considerazioni per capire come possa variare il valore del fabbisogno calcolato. Il fabbisogno standard (quello ricavato dalla certificazione energetica) rivelerebbe una situazione perlopiù analoga ed assolutamente paragonabile per i due appartamenti. Il fabbisogno calcolato secondo il processo della diagnosi energetica farebbe invece emergere le ovvie differenze dovute ai due profili di utilizzo dell'immobile profondamente diversi. La stessa considerazione può essere fatta per due aziende di pari dimensioni ma dove una delle due ha un sistema di produzione che richiede delle specifiche condizioni interne o che ospita dei macchinari particolari che forniscono un grande apporto di calore al volume abitato.

Ecco quindi perchè, nell'ipotesi di una riqualificazione energetica della propria casa o della propria azienda è sempre consigliabile condurre un'attività di diagnosi finalizzata alla stima a calcolo dei fabbisogno reali.

Lo StudioVela49 redige diagnosi energetiche volte a stimare il vostro fabbisogno di energia in condizioni di reale utilizzo.

Sopralluoghi accurati ed interviste personalizzate condotte da professionisti del settore valuteranno al meglio le condizioni attuali della vostra casa o della vostra azienda, vi aiuteranno a scoprire i punti deboli del vostro sistema edificio-impianti e vi proporranno delle soluzioni migliorative attuabili.

Simulazioni di interventi ed analisi costi-benefici vi permetteranno di valutare quale possa essere la vostra migliore soluzione volta ad abbattere i costi di gestione.

Il risparmio energetico va inteso come un percorso la cui lunghezza sono i costi. Una buona diagnosi energetica sarà la vostra segnaletica che vi indicherà il tragitto meno tortuoso.